Il codice civile lo vieta, ma, una normativa speciale arma la riscossione che può, senza dar conto a niente e a nessuno, pignorare tutta la pensione o tutto lo stipendio. Combattere l’evasione fiscale era soltanto una scusa: dietro l’obbligo di accreditare pensioni e stipendi dai mille euro in poi sui conti correnti nascondeva ben altre mire. Possibile quindi che sia legale pignorare tutto lo stipendio o tutta la pensione di un cittadino? Il sistema della riscossione gode di una normativa speciale, una specie di limbo che la rende immune sia al codice civile sia a quello penale ( normativa ordinaria ). La deroga, di cui gode il sistema della riscossione in Italia, è conseguenza dell’operare del principio espresso dal brocardo, ” lex specialis derogat generali ”: la legge speciale deroga quella generale. La deroga si usa per risolvere le antinomie, vale a dire, due normative che si scontrano. In questo caso, il codice civile vieta di pignorare oltre un quinto dello stipendio o della pensione, mentre, la deroga autorizza la riscossione a pignorare totalmente pensione o stipendio. Ancora una volta non si agisce sul principio della presunzione di innocenza, dove un cittadino può aver accumulato debiti per un motivo oggettivo ( perdita di lavoro, malattia o similari ), ma si agisce partendo dal presupposto di trovarsi di fronte un evasore fiscale incallito. Quindi non si tenta di far rientrare dal debito il cittadino ma, lo si aggredisce a tal punto da rendergli nulla ogni possibilità di difesa e di vita. Cosa dire a questi pensionati e lavoratori che vistasi derubati del tutto del mezzo di sostentamento non sanno come pagare l’affitto, le medicine, il mutuo o il cibo? Verrebbe voglia di dirgli di aprirsi un conto bancario online oltre oceano o fuori dai controlli canaglia. Un pool di avvocati, civilisti e penalisti, della Federcontribuenti ha deciso di organizzare un attento studio del fenomeno e scovare una cura per contrastare questa follia e tutelare non evasori, ma, cittadini disperati.
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