Nel nord di Italia la mafia decide quale infrastruttura realizzare, quali appalti vincere, come veicolare i fondi pubblici. Decide anche quale imprenditore premiare e quale distruggere. Se ne parlerà domani 22 settembre, alle 15, nella sala Tovo del palazzo della Provincia, tra i presenti Nadia Gentilini vittima di un sistema criminale finito sul tavolo della Commissione Antimafia. L’ingresso è libero.
Non lo capisci subito di essere finito al centro di una disputa tra poteri criminali e quando te ne accorgi solitamente è tardi. ”A livello nazionale manca un coordinamento antimafia rapido e spietato. Le denunce si attivano in netto ritardo lasciando il tempo di prosciugare, deviare, depistare la tracciabilità del denaro e non intervengono subito a difesa del denunciante”. I danni sono devastanti: ”opere pubbliche lasciate a metà, o realizzate in posti deserti e quindi inutili, oppure eseguite male in assenza di tutte quelle norme sulla sicurezza di chi ci lavora e di chi poi lo praticherà. Soldi pubblici che potrebbero servire per il ripristino di luoghi e palazzi come scuole e ospedali e utilizzati per il rilancio dell’economia appaltando i lavori a ditte serie e fuori dalle logiche criminali regalati ai soliti, pochi, noti potentati”. Di questo parlerà domani Nadia Gentilini, di un disegno criminoso che coinvolgerebbe importanti figure fra la politica e l’imprenditoria ligure che nel 2000 l’avrebbe costretta alla fuga. Tanti gli appelli e le richieste d’aiuto lanciate dall’imprenditrice che suo malgrado è stata costretta a rivolgersi a Federcontribuenti, ”non ce ne saremmo dovuti occupare noi, – tuona il presidente Marco Paccagnella -, ma la commissione antimafia alla quale la signora si era rivolta ha invece sonnecchiato aspettando chissà cosa, con tempi di attesa e di indagine terribilmente lunghi. Eppure la documentazione era più che sufficiente”.
Nell’ordine appariranno: la signora Nadia; l’avvocato Domenico Monteleone, il vice presidente della commissione antimafia Luigi Gaetti, il capogruppo del consiglio regionale Movimento 5 stelle Liguria Alice Salvatore, il presidente dell’Associazione Federcontribuenti Marco Paccagnella e il segretario regionale Enzo Tagliareni.
Durante l’incontro sarà possibile partecipare, porre domande o nel caso presentare il proprio problema.
” Abbiamo rifiutato da sempre i finanziamenti pubblici previsti per le grandi Associazioni perchè, la nostra politica è di sedere al tavolo dei cittadini e non a quello dei politici. Oltre all’assistenza e alla tutela in tutte le sedi per quanto riguarda il diritto bancario, fiscale, tributario e commerciale verso contribuenti, utenti e consumatori il nostro impegno è anche di assistere tutte le vittime di ingiustizie sociali”.
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Abbiamo rifiutato da sempre i finanziamenti pubblici previsti per le grandi Associazioni perché, la nostra politica, prevede di sedere al tavolo dei cittadini e non dei politici. Oltre all'assistenza e alla tutela in tutte e le sedi per quanto riguarda il diritto bancario, fiscale, tributario, commerciale verso contribuenti, utenti e consumatori il nostro impegno é anche di dotare i nostri iscritti di servizi importanti nel pieno rispetto del Codice del Consumatore.
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