All’Antitrust l’Associazione dei contribuenti e consumatori segnala le numerose società dedite al porta a porta per pratiche commerciali scorrette. Impianti fototermico e fotovoltaico di uso domestico. Federcontribuenti ”contratti poco chiari e firme a garanzia di finanziarie per 120 mesi”.
Si aggirano soprattutto nei quartieri residenziali preferendo le periferie dove è più facile scovare villette familiari e scatta l’imboscata. Appuntamenti cordiali fin dentro casa, un caffè e una chiacchierata dove si illustrano i numerosi benefici ambientali ed economici per chi installa un impianto di risparmio energetico sul tetto di casa. ”Ad alcuni dei nostri assistiti non è stata lasciata nemmeno una copia del contratto con la scusa che sarebbero tornati”.
La truffa è nelle bugie raccontate a queste persone, ”promettono e mostrano tabelle e informative redatte dalla stessa società venditrice e quindi senza alcuna valenza dove parlano di rate pagate dal risparmio mensile ottenuto; bolletta per l’energia elettrica ridotta per 10 anni e dopo 10 anni addirittura non avrebbero pagato più la bolletta della Luce”.
Un esempio di segnalazione
”Mentre installavo l’impianto mi sono reso conto che i pannelli non corrispondevano alla marca che mi era stata riferita a voce e controllando le carte che avevo, notavo un importo di 21.900€ da scontare in 120 rate, cosa che mi era sempre stata negata. A questo punto mi sono allarmato, ho bloccato il completamento del montaggio dei pannelli e ho cercato delucidazioni presso persone competenti. Faccio presente che sia io che due dei miei figli abbiamo firmato dei contratti che dovevano servire, così ci era stato detto, per ottenere il rimborso degli incentivi statali. Adesso dovrò pagare 120 rate per un impianto lasciato a metà”.
”In un altro caso -, racconta il presidente della Federcontribuenti Marco Paccagnella -, ad una signora è stato detto che non avrebbe pagato un euro per l’impianto poiché la rata si sarebbe pagata mese per mese con il risparmio in bolletta più lo sgravio fiscale del 50% e invece si è trovata con un debito pari a 16 mila euro da saldare con 120 rate e una ipoteca sulla casa”.
La Federcontribuenti intende rassicurare i consumatori sulla possibilità di attaccare legalmente il contratto avviando un’azione legale volta al recupero del finanziamento, ”l’importante è essere tempestivi”.
Consigli per un acquisto consapevole e senza inganno.
Non firmate nulla fino ad aver certezza di tutti gli elementi contenuti nel contratto: costi a carico del consumatore e modalità di pagamento; garanzia sull’impianto e costi e termini per la manutenzione.
Se credete di poter azzerare o ridurre la bolletta dell’energia elettrica anche del 50% non firmate, vi stanno vendendo fumo. Se volete maggiori informazioni potete contattare l’associazione.
Un impianto domestico per il risparmio energetico e come forma di sostegno ambientale non può essere affidato a rappresentanti porta a porta ma va gestito da professionisti nel campo capaci di consigliarvi, a seconda delle esigenze, l’impianto più idoneo. Il fotovoltaico di uso domestico tra l’altro è superato, ora si parla di cogenerazione, ”resta valido il consiglio di non affidarsi al porta a porta”.
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