Riteniamo ci sia ben poco da festeggiare. Fin quando per ottenere un diritto si è costretti a dar battaglia e a minacciare gesti estremi, questo Stato, sarà sempre un nemico da contrastare con le unghie e con i denti. Di seguito la cronaca del presidio del Comitato 16 novembre a Roma, davanti alla sede del Ministero: a cura di Pierpaolo Gentili dirigente di Federcontribuenti
Ho avuto il piacere di rappresentare la Presidenza di Federcontribuenti nella manifestazione che si è tenuta a Roma – Via XX Settembre davanti al Ministero dell’Economia – da parte del Comitato 16 Novembre nato per stare accanto alle problematiche dei malati di handicap gravi.
In una Roma dal cielo terso, la nitidezza dell’atmosfera pulita fa da contraltare ad una manifestazione che soltanto pensarla provoca un danno all’anima ed al cuore. Questo nostro paese è ormai uno “strano” paese. Un paese che obbliga i malati di Sla a manifestare in piazza è la testimonianza inequivocabile che la strada intrapresa da questo governo non è nè dritta tantomeno chiara. Un paese civile e democratico mai peremetterebbe ai malati di Sla, ai malati di handicap, ai malati di qualsiasi malattia di doversi violentare e manifestare per aver garantita un’assistenza, una attenzione sulle problematiche che affliggono il loro stato di salute. Penso che chi desidera appartenere ad una società civile, far parte di uno stato che non tagli le risorse in modo unilaterale ed anti sociale si debba fortemente indignare per quello che è accaduto nella mattinata di oggi.
Mi piace mettere sotto la lente d’ingrandimento due situazioni che mi hanno fortemente colpito.
Da un lato la dissonanza forte tra questa sorta di ospedale a cielo aperto e le auto blu che sfrecciavano lungo le strade del centro di Roma. Era netta la differenza, la lontananza dal cittadino, il distacco dalla realtà di questi uomini di governo, di questa politica tutta.
Dall’altro il dover tristemente riconoscere quanto fossee esiguo il numero dei cittadini, delle persone, dei giovani. Constatare questo mi addolora di più e credo sia importante per tutti, noi compresi, adoperarci in modo sempre più convinto al fine di riportare la gente nelle piazze, nelle strade. Il senso di partecipazione deve rappresentare un costante impegno per vincere quelle battaglie sociali che dobbiamo monitorare ed un obiettivo da non mancare.
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