” Sembrerebbe che basti essere una madre sola per rischiare di vedersi prelevare un figlio già dopo il parto. Stiamo seguendo in queste ore un difficile caso a Roma. Tale concetto, grave sotto ogni punto di vista umano ed intellettuale, se fosse vero ci renderebbe tutti, indistintamente, dei criminali.Decenni per riconoscere i diritti dei figli nati fuori dal matrimonio e ancora combattiamo, condanniamo ed emarginiamo madri sole o genitori in difficoltà economica? Infine perchè, a questi bambini, viene tolto anche l’affetto dei nonni?”
Se quel bambino non andava prelevato? Se quel bambino fosse vittima di una strategia legale volta a vincere una causa per divorzio? Se quel bambino fosse finito al centro di un business? Se tutto ciò accadesse per davvero, di quali crimini ci staremmo macchiando?
Certi che, quello che non si fa, non si dice, dopo troppe segnalazioni che denunciano tali aberrazioni, si è cercato di capire se, e come, tutto questo può accadere durante la conferenza stampa promossa da Federcontribuenti. Presente Finalmente Liberi, la commissione d’inchiesta sul fenomeno dei, comunemente chiamati, sequestri di Stato. Secondo l’avv. Franceschini, responsabile della commissione, mancano nei giudizi verso i bambini, contraddittorio, garantismo, legalità e senso civico. ” Oggi ci troviamo ad affrontare casi di centinaia di famiglie distrutte per motivi assurdi, perizie superficiali, denunce per abusi difficili da accertare solo per ottenere l’affido nelle cause di divorzio. Giudici che rimettono ogni valutazione sul bambino ad esperti troppo spesso coinvolti con le strutture di ospitalità destinate agli stessi minori”. La dott.ssa in pediatria Pignotti: “Non ci si rende conto di quale aggressione viene consumata nei confronti di un bambino quando gli si sottrae l’affetto e la presenza della famiglia. Studiando la Pas e le procedure relative l’affidamento mi sono resa conto dei criteri insensati con cui vengono affrontati questi casi. Bisogna rendersi conto che questi bambini vengono traumatizzati. E traumi come questi si trascinano anche nella vita adulta. Di queste cose si può morire”. Il psichiatra Cioni, punta il dito sugli interessi di casta e la mancata volontà di mettere un freno agli automatismi, anche in funzione dei costanti studi che in tutto il mondo vengono promossi nel settore. E a parlare di interessi, ma anche di realtà torbida e contaminazione istituzionale è il giudice Morcavallo che ha recentemente rassegnato le sue dimissioni per aderire attivamente alla commissione d’inchiesta: “Problemi che vanno denunciati all’opinione pubblica. Il meccanismo decisorio troppo spesso si basa su pretesti che nulla hanno a che vedere con fatti e prove. Sono decine di migliaia i bambini che così vengono sradicati dalle proprie famiglie per essere collocati in strutture che rendono denaro pubblico. Il tutto accompagnato dal silenzio delle istituzioni, anche quelle che dovrebbero essere preposte all’esercizio di controllo sulle decisioni prese dalla magistratura”.
L’amara constatazione sul fenomeno dei sequestri del presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella: ” Sembrerebbe che basti essere una madre sola per rischiare di vedersi prelevare un figlio già dopo il parto. Stiamo seguendo in queste ore un difficile caso a Roma. Tale concetto, grave sotto ogni punto di vista umano ed intellettuale, se fosse vero ci renderebbe tutti, indistintamente, dei criminali. L’opinione pubblica deve intervenire sia per sensibilizzare un cambiamento necessario per definire la nostra società come civile, ma anche per sottrarsi dalla responsabilità di queste azioni”.
Una responsabilità indiretta, riconducibile ai soldi pubblici investiti per mantenere le strutture di accoglienza , la commissione ha quantificato in 2 miliardi il giro d’affari che ruota intorno all’affidamento dei minori. Purtroppo quando si parla di spesa pubblica è sempre necessario indagare per capire come vengono spesi questi soldi, e questo è quello che si propone di fare Federcontribuenti costituendo la commissione d’inchiesta. Si lavora per proporre una riforma di tutta la normativa che va dal ruolo dei servizi sociali, alla modalità del prelievo dei minori, ai metodi usati per valutare la loro situazione, ai motivi che portano al prelievo stesso. Una coppia di genitori in difficoltà, quando persistono realtà non violente e non letali per il bambino, andrebbe aiutata e andrebbe permesso ai nonni e agli zii di prendersi cura del nipote. Perchè il prelievo diventa la sola alternativa?
Prima di tutto si vogliamo tutelare questi bambini affinché anche loro possano dire di essere…FinalmenteLiberi.
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2 Commenti
marina
sono una sig.ra che sta intentando un affido di una ragazza di 17 anni la quale viene da una famiglia dove il padre maltrattava la madre e i figli . una di questi figli denuncio’ il padre ma quello che e’ stato fatto dagli ass. soc. e’ disgregare la famiglia.Uno di questi in comunita’ .uno in affido ,una ormai maggiorenne lasciata a se stessa e la madre fa la badante(ritenuta non in grado di occuparsi economicamente e non solo dei suoi figli …….)Mi chiedo perche’ invece di distribuire soldi per affido e comunita’ non era meglio aiutare la madre cosi’ che questa famiglia stesse unita?……….. E POI PERCHE la comunita’ se riceve una retta giornaliera quando questa esce o viene a trovarmi gli viene dato solo 10 euro il quale giusto per i biglietti .grazie Marina
Papi Gump Borromeo
per rispondere alla signora….Cara signora semplice….perche per aiutare questi bambini e le loro famiglie….dovrebbero dare….portandoli all interno di case famiglie “RICEVONO” E MOLTI NON SANNO CHE PIU’ DELLE VOLTE GLI STESSI COMUNI DOVE LA COMUNITA’ E’ IN ESSERE SONO SOCI AL 51/X CENTO….SPERO HE LA COMMISSIONE FINALMENTE LIBERI ..INDAGHI ANCHE SU QUESTO.