Lida Falcioni, avvocato di Roma e parte del team di Federcontribuenti, ” una storia uguale a mille altre, ma è ora che si imprima una battuta di arresto, e che si smetta di tollerare il comportamento di una amministrazione che deve meritare la A maiuscola, se vuole il rispetto, la vicinanza, la fedeltà degli amministrati. La mia assistita ha proposto una opposizione a sanzione amministrativa davanti al GdP di Roma, ha vinto, il giudice ha pronunciato il 5 marzo scorso sentenza di accoglimento e ho provveduto a farmi rilasciare dalla cancelleria una dichiarazione di accoglimento per poter bloccare le procedure esecutive avviate da Roma Capitale per il tramite di Equitalia. Abbiamo più volte inviato tale documentazione, ma nonostante ciò Roma Capitale non intende sospendere le procedure esecutive, e pur sapendo che il verbale è stato annullato, chiede ad Equitalia di attivare le procedure esecutive di riscossione. Cosa è questo, se non un abuso di potere? Cosa è questo se non un agire consapevolmente in spregio di una decisione giurisdizionale, e in spregio della buona fede e del buon andamento della pubblica amministrazione, e in spregio dei diritti del cittadino? ”. Si parla tanto di dare un nuovo volto ad Equitalia, un volto più umano, eppure nessuno si è interrogato sul come mai la stessa abbia in 6 anni portato in cassa 53,4 miliardi di euro e nel solo 2012 ha registrato un utile di 8 milioni di euro. Ad oggi sono 596 miliardi i crediti fiscali in sospeso che deve tentare di riscuotere Equitalia, ma, il 97% dei contribuenti ha debiti con il fisco inferiori ai 50mila euro. Circa il 35% non sarà riscuotibile in quanto il cittadino raggiunto da Equitalia abbandona il suo status di contribuente e spesso imprenditore svanendo virtualmente nel nulla, nei casi migliore, chiude in Italia per andare in Romania dove si sente fiscalmente ben accetto e stimolato ad aprire e ad assumere. Non chiamiamoli evasori, se lo fossero stati Equitalia di loro non avrebbe avuto né nome, né cognome e né, tanto meno, poteva raggiungerli. ” Se a monte, tra prima l’Inps e poi l’Agenzia delle Entrate, permettessero ai contribuenti di rientrare dai debiti senza finire tra gli artigli di Equitalia, spiega Paccagnella di Federcontribuenti, – non solo i crediti fiscali risulterebbero decisamente più bassi, perchè diciamolo, nel conteggio dei 596 miliardi ci sono anche i guadagni di Equitalia, ma, andrebbero più soldi nelle casse dell’Erario senza spennare nessun cittadino. La domanda è: ai due maggiori Enti conviene chiudere Equitalia? ”L’Inps e Agenzia delle Entrate sono gli enti con i quali i contribuenti si indebitano tra difficoltà di pagare le loro esose scadenza, commercialisti o professionisti poco onesti e difficoltà di ogni tipo. ” Non si capisce, – conclude Paccagnella, – perchè mai tutto quel che è e che fa Equitalia non può tornarlo a fare l’Agenzia delle Entrate, il risparmio sarebbe indiscutibile specie per i cittadini che si trovano, invece, a dover contribuire al mantenimento dei palazzi mastodontici e delle poltrone in pelle umana ”.