Negli ultimi 5 anni le multe stradali irrogate agli automobilisti hanno visto un boom, segnando un +52%. Da inizio 2019 sono state riscontrate non meno di 59 mila contestazioni per eccesso di velocità e circa 14 mila casi tra patenti sospese o revocate.
Federcontribuenti: ”vengono abbassati volutamente i limiti di velocità su strade a percorrenza veloce ed installando autovelox senza alcun controllo. Inoltre, bastano 2 bicchieri di vino per passare guai”. Ci mettiamo alla guida di un veicolo e ci vengono imposte una serie di norme comportamentali a salvaguardia della vita e dell’integrità fisica nostra e degli altri utenti della Strada, ma sono tutte giuste?’
Federcontribuenti attua tolleranza zero per chi si mette alla guida sotto l’effetto di droghe o in stato di ebbrezza: ”queste persone non hanno alcun rispetto per la propria vita e quella altrui e pertanto non meritano alcuna tutela”.
I limiti di velocità
Il Dls recita: – la velocità massima non può superare i 130 km/h per le autostrade, i 110 km/h per le strade extraurbane principali, i 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali, ed i 50 km/h per le strade nei centri abitati, con la possibilità di elevare tale limite fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali -.
Allora perché sia sulle autostrade sia sulle provinciali o Ss troviamo limiti ben al di sotto di quelli imposti?
”Nei casi di lavori in corso è accettabile, invece troviamo segnaletica messa a terra in assenza di motivazione per tanto denunciamo il non rispetto del decreto legislativo poiché sul 70% delle strade soprattutto extra urbane vengono volutamente abbassati tanto da trovare limiti di velocità sulle autostrade pari a 90km/h e anche di 40km/h sulle tratte extraurbane e così scattano le multe e la decurtazione dei punti sulla patente, fino a far rischiare la sospensione della stessa”.
Stato di ebrezza.
In questo caso la legge non perdona, o quantomeno, commina sanzioni davvero pesanti.
L’Art. 186, I comma C.d.S vieta di guidare in stato di ebbrezza e fin qui nulla da dire, se non fossero i limiti imposti: ” tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0.8 g/l: non costituisce fattispecie di reato; è prevista la sanzione amministrativa del pagamento della somma da euro 544,00 ad euro 2174,00, a cui si aggiunge, all’accertamento della violazione, la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da tre a sei mesi. Ma se non è considerato reato perché punire con sanzioni pecuniarie così elevate?”
Le successive soglie costituiscono reato e pertanto prevedono l’arresto.
Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione delle patente è raddoppiata. E’ inoltre prevista, all’accertamento del reato, la confisca del veicolo, salvo che lo stesso appartenga a persona estranea al reato.
Competente a Giudicare dei reati è il Tribunale in composizione monocratica.
Tuttavia, sino a che il Giudice penale non decida in merito alla reità della condotta, il Prefetto in via cautelare può disporre la sospensione di guida per un periodo limitato.
In sintesi: a chi viola la disposizione in esame verrà dapprima notificata, in via cautelare, l’ordinanza di sospensione della patente di guida da parte del Prefetto, e successivamente il decreto penale di condanna, che, ove non opposto, comporta l’applicazione delle gravi sanzioni che abbiamo sopra visto.
Chi si è visto ritirare o sospendere la patente sa benissimo cosa si passa e quanto si paga in termini di sanzioni, bolli e compensi di avvocato.
FEDERCONTRIBUENTI si pone a Tuo servizio, suggerendoti, nel rispetto delle norme di legge ed avvalendosi di professionisti esperti della materia, quali rimedi tu possa utilmente esperire, in particolare al fine di riottenere la patente di guida nel tempo più celere possibile, ricordanti, nel contempo, di come il bene della vita dell’integrità fisica propria ed altrui debba essere sempre salvaguardato. ”Le multe coprono il 50% delle entrate comunali e provinciali”.
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