La società è di Padova, ormai culla di società di rapida apertura e chiusura con pesanti ripercussioni sia per l’Erario sia per i consumatori, e l’aggancio è il bonus al 110% e le chiamate ai consumatori arrivano dai call center, Federcontribuenti: ”numeri di cellulari di privati cittadini finiti in un database e ceduto, di volta in volta, ai callcenter. Chi si nasconde dietro queste società?”. (Ringraziamo il gentil lettore per averci inviato questa preziosa segnalazione)
Ci scrive un cittadino preoccupato: ”tale società dopo avermi fissato un appuntamento tramite call center mi inviava a casa (a Verona) un proprio addetto che spiegava che tramite il bonus 110% non avrei dovuto sostenere alcuna spesa fuorché 1.000 euro per la pratica e diritti allaccio Enel. Mi venivano fatti firmare (ahimé frettolosamente..) diversi fogli spacciandoli per moduli privacy che però non mi venivano rilasciati fuorché il contratto. Per fortuna ero riuscito a fotografarne qualcuno e dopo che il soggetto era andato via riuscivo a leggere in uno di questi …- concordato il progetto di efficientamento ha sottoscritto una proposta di acquisto, modulistica tecnica e modulistica finanziaria necessarie all’iter e alla messa in esecuzione del sistema di efficientamento -.
Ho inviato lettera di recesso il giorno dopo della firma del contratto tramite pec e raccomandata a/r, ma ho il timore che essendo il mio l’ultimo appuntamento della giornata del venerdì 7-08-2020 e avendo visto che il soggetto aveva numerosi contratti firmati (diverse decine in un faldone), temo di non essere stato l’unico ad esser caduto nel tranello”.
Funziona proprio così: ti chiamano, parlano di regali omaggi e ti fissano l’appuntamento. Arrivano a casa, si scherza e si ride, ti chiedono di firmare il modulo della privacy o per ritirare un omaggio e solo quando la banca chiama il consumatore questo scopre di aver acquistato per decine di migliaia di euro pentole, impianti di fotovoltaico che mai funzioneranno o peggio dei peggio, scopriranno di avere acquistato sconti per delle vacanze che organizzate da soli costerebbero il 50% in meno. Il tutto a comode rate. Federcontibuenti ricorda non solo il diritto al recesso entro 14 giorni e senza penale, ma anche la possibilità di vedersi riconosciuto in tribunale l’intero importo finanziato e l’annullamento del contratto di acquisto.