Dopo le 1800 firme raccolte da Federcontribuenti presso il territorio del VI municipio contro l’ipotesi di trasferimento ella Farmacia di Via Siculiana in Via Casilina, l’associazione dei consumatori, si legge in una nota, “ha presentato in consiglio regionale e in Campidoglio due interrogazioni parlamentari per essere appoggiate dalle forze politiche”.
Lo rende noto il Presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella: “Già dal luglio scorso Federcontribuenti – ricorda Paccagnella – lanciai l’allarme contro questo spostamento della farmacia che è un punto di riferimento per almeno 3 mila residenti e che può provocare la totale assenza di un presidio farmaceutico sul territorio, con violazione del principio di equa distribuzione del servizio e, in considerazione della viabilità esistente, dei flussi di traffico, della densità abitativa della zona, di fatto e contro ogni ragionevolezza si costringeranno numerosi abitanti del quartiere, ed in particolare quelli di Via Siculiana che è una strada molto lunga che va da Borghesiana a Tor Bella Monaca, a prendere con le ovvie difficoltà l’auto o nel peggiore dei casi un mezzo pubblico per andare alla farmacia più vicina. E se pensiamo agli anziani e coloro con difficoltà motorie la situazione diventa ancora più critica”.
Nel presentare l’iniziativa, Federcontribuenti, che il giorno 24 marzo è stata audita dalla Commissione Bilancio del VI Municipio, ricorda come tale trasferimento della farmacia ”Due Leoni”, ”è l’ultimo anello di una catena che sta letteralmente strozzando il tessuto sociale del nostro quartiere”.
Sebbene risponda al vero che un titolare di farmacia, precisa l’associazione consumatori, ”sia sostanzialmente libero di spostare la sede destinata all’ esercizio dell’ attività in nuovi locali, in base al principio della libertà di iniziativa economica (purché i nuovi locali siano ubicati all’ interno della pianta organica e sia rispettata la distanza di almeno 200 metri dalle farmacie piu’ vicine) è altrettanto vero – precisa la nota di Federcontribuenti presentando ai cittadini la raccolta firme – che la Pubblica Amministrazione, il Comune, la Asl e la Regione Lazio possono negare l’autorizzazione al trasferimento quando ritengano che non vengano soddisfatte le esigenze degli abitanti della zona di via Siculiana che nel caso rimarranno senza un punto fondamentale di diritto e ordine pubblico”
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