22 miliardi per digitalizzare l’Esercito, 3 miliardi per i satelliti militari, oltre 600 milioni per un’arma contraerea che resterà prototipo. Letta si preoccupa di mettere toppe e non di risolvere i problemi degli italiani. M5S: che fine ha fatto la politica di Robin Hood.
Negli ultimi vent’anni il sistema fiscale in Italia ha registrato cambiamenti profondi tanto da riscrivere il principio costituzionale sulla progressività delle imposte, (il principio per cui i più ricchi devono contribuire più che proporzionalmente al prelievo fiscale ). L’imposta di successione non esiste più, le rendite finanziarie sono rimaste al riparo dall’imposizione, con aliquote minime rispetto alla media europea e grandi possibilità di elusione. I profitti delle imprese, con le norme attuali, possono essere nascosti nei bilanci o trasferiti all’estero, nei paradisi fiscali dove non sono tassati. La casta, a dispetto dei cittadini, conta di numerosi riferimenti nel governo e negli enti che li riguardano. Il temuto carico fiscale, il lungo elenco delle tasse e delle imposte indirette è pagato quindi solamente dai lavoratori dipendenti, piccoli imprenditori e commercianti oltre che dalle fasce di reddito medio-basse. L’85% delle entrate delle imposte dirette viene dalle piccole categorie di lavoratori: dipendenti, piccoli imprenditori, artigiani, commercianti con redditi entro i 25 mila euro. Mentre i redditi superiori a 100 mila euro l’anno contribuiscono ad appena il 18% delle imposte dirette versate. Per uscire dalla crisi è necessaria una politica fiscale che cambi radicalmente strada, che sappia prelevare dove nasce l’evasione e l’elusione fiscale, in quella sacca del Paese dove grandi società ed aziende, con la compiacenza politica, godono di nascondigli fiscali eccellenti. Serve una redistribuzione del carico fiscale con un ritorno ad una significativa progressività dell’imposizione, non solo per raccogliere più risorse, ma soprattutto per dare un maggiore senso di giustizia fiscale. Negli ultimi vent’anni la ricchezza in Italia è cresciuta molto più che nella media europea. I patrimoni immobiliari si sono gonfiati per la moltiplicazione dei prezzi degli edifici. Tuttavia, mentre l’Imu grava soprattutto sui possessori dell’unica casa, i grandi possidenti, grazie alle fondazioni, trust, ( (isolamento e protezione di patrimoni, gestioni patrimoniali controllate ed in materia di successioni, pensionistica, diritto societario e fiscale) e stregonerie varie, non pagano. Federcontribuenti insieme ad Economia Popolare: Abbiamo creato un Mercato Globale, senza aver prodotto leggi che lo regolamentino. Da oltre 20 anni, dopo il processo denominato “deregolamentazione finanziaria”, l’Occidente subisce azioni speculative volte ad accumulare nelle mani di poche persone enormi ricchezze ed impoveriscono la base sociale sempre più grande e sempre più povera. Il Lavoro e la Produzione sono i principali fattori che creano occupazione, reddito e benessere in una Nazione, ma con la diffusione della Globalizzazione in assenza di Leggi che la regolino, la produzione e il lavoro si sono spostati in Asia. Ciò che producevamo in Europa oggi si produce in Cina e in India.
Quindi: diminuzione dell’IVA al 15% sui beni prodotti dalle Imprese che possiedono sia l’Holding che la Produzione in Italia. Obbligo di applicare sui prodotti bollino di tracciabilità economica. Aumento della tassa sul fatturato, ovvero l’IVA, sino al 35% sui beni prodotti dalle Imprese che possiedono sia la Holding che la Produzione fuori dall’Europa. Diminuzione delle tasse sugli immobili utilizzati per il commercio al dettaglio, al fine di diminuire il prezzo dei beni e servizi al dettaglio. Imprese e Commercianti saranno obbligati per legge ad abbattere i prezzi al consumo pari alle agevolazioni concesse. Le imprese estere che operano in Italia devono avere l’obbligo di assunzione di almeno l’80% di cittadini italiani, in linea con le normative previste in Svizzera e in Cina. Le numerose imprese Cinesi, come tutte quelle extra-comunitarie, presenti sul territorio italiano potranno continuare ad operare soltanto se assumono, in progressione e nell’arco massimo di 3 anni, italiani per mezzo dei contratti vigenti nel nostro Paese sino ad un totale dell’80% della forza lavoro. Questa azione produrrà due importanti benefici, il primo è l’assorbimento di manodopera italiana, il secondo sarà quello che le imprese estere dovranno adeguarsi in tutto alle regole del nostro Paese e così, in maniera naturale, si riequilibreranno i prezzi e la concorrenza leale. Divieto per le Banche di acquistare Titoli di Stato con denaro proveniente da BCE.
Tassazione del 75% per gli utili, In questo modo le Banche dovranno necessariamente riversare denaro sul mercato, finanziando famiglie e imprese. Il 30% dei nuovi finanziamenti erogati dalle Banche dovranno essere utilizzati dal beneficiario per acquistare Titoli di Stato Italiani e metterli a garanzia del finanziamento stesso a favore della Banca erogatrice. Le Banche devono avere le congrue garanzie e gli Italiani devono tornare Sovrani del Paese.
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