Rimandare a settembre la riforma della giustizia? Tanto, che fretta c’è! Mentre i potenti si godono sotto l’ombrellone le loro vittorie legali centinaia di contribuenti sono alla canna del gas! Le anomalie nel nostro sistema giuridico, diritto civile, penale, amministrativo e minorile, hanno compromesso la nostra struttura di Stato politico e di Stato sociale e i costi della giustizia non permettono ai cittadini di perseguire i loro diritti. Mentre i potenti hanno libero accesso e libero arbitrio nelle aule dei tribunali.
«Da presidente della Federcontribuenti – ammette Marco Paccagnella -, ho più volte potuto vedere come nelle aule di giustizia sia facile, per un potentato, aggredire, tramortire, schiacciare i diritti di un cittadino con il benestare del giudice. Spesso basta la minaccia di condanna alle spese legali per obbligare un cittadino a fare dietro front, subendo oltre il danno la beffa e quanto più un cittadino per sua disgrazia si trova a denunciare un pezzo forte, come può esserlo una banca, tanto più si evidenzia il cattivo comportamento del giudice che, in buona o cattiva fede, per soggezione, atti intimidatori, interesse privato, tende a stracciare le prove condannando, inspiegabilmente, il cittadino». La diminuzione delle azioni legali dei privati è dovuta ai costi da sostenere oltre che all’incertezza dell’obiettività del giudizio, «si muore di giustizialismo ma anche di garantismo perchè un giudice ci pensa diecimila volte prima di mettersi contro una lobby e quando lo fa, abbiamo visto cosa succede». Riuscire poi, nei 10 giorni previsti per ricorrere alla sentenza di condanna, a elaborare l’appello, denunciare il cattivo comportamento del giudice, ottenere venga ricusato, beh, affare per super eroi e sappiamo che i cittadini di super eroi non ne hanno. I costi da sostenere per intraprendere una causa sono una ”roba pazzesca”.
«Chiediamo quindi – conclude Paccagnella – che la riforma della giustizia sia una riforma chiara e concreta mirata soprattutto a rendere più deboli i potenti colpevoli e più forti i cittadini onesti: giudici e magistrati devono ritenersi responsabili personalmente e penalmente perseguibili; i contributi unificati sono incostituzionali in quanto occludono l’accesso al diritto alla giustizia ai contribuenti; i costi fissi siano fissati in base al reddito del cittadino o della parte più debole economicamente; si renda obbligatorio, nelle cause contro una banca o contro un ente pubblico la presenza di una giuria formata dal 50% da cittadini e dal 50% da membri di associazioni di categoria. Si rendano indipendenti dal MEF i giudici tributari. Inoltre anche l’Italia deve permettere la class action, cioè quella causa promossa da più cittadini contro un ente privato o pubblico».
Venga introdotto nel codice penale il reato politico: visti gli scandali e le indagini è una vergogna parlare di immunità parlamentare!
Chiediamo l’abolizione della decadenza e quindi della prescrizione per i reati penali.
Che venga rimodulato il CSM per farlo divenire un vero organo garante e vincolante, osservatorio della legalità comportamentale di giudici e magistrati.
Bisogna regolare la vita del cittadino – contribuente al fine di non porlo in una condizione di sottomissione nei confronti dello Stato o in una situazione di limbo in altrettanti casi. Il sistema giuridico civile si ingolfa per le troppe lacune legislative: il rispetto dei diritti a monte svuota le aule dei tribunali.
Per quanto riguarda imprese e famiglie, bisogna rivedere il welfare assieme al sistema fiscale, bancario e della riscossione.
I giudici, i magistrati, i periti non sono immuni dalla corruzione come dal conflitto di interesse come da ogni altra depravazione umana, il problema è che quando questi vengono denunciati quasi mai si vedono rimossi, licenziati, cancellati dall’albo. Specie se facenti parte di salotti particolari.
AIUTACI AD AIUTARE
Abbiamo rifiutato da sempre i finanziamenti pubblici previsti per le grandi Associazioni perché, la nostra politica, prevede di sedere al tavolo dei cittadini e non dei politici. Oltre all'assistenza e alla tutela in tutte e le sedi per quanto riguarda il diritto bancario, fiscale, tributario, commerciale verso contribuenti, utenti e consumatori il nostro impegno é anche di dotare i nostri iscritti di servizi importanti nel pieno rispetto del Codice del Consumatore.
Entra in Federcontribuenti e troverai un mondo di servizi, tutela e offerte senza sorprese.