Le spese obbligate a carico delle famiglie salgono a 12 mila euro l’anno.
Federcontribuenti: ”aumenti in vista su tutti i settori dalle imposte comunali ai prodotti di primo consumo”. Su uno stipendio da 1.500 euro ogni mese 349 euro vanno in tasse. Tra imposte dirette e indirette ogni 10 euro 7 vanno al governo così aumenta la fascia povera del Paese”. Fisco e crediti d’imposta: l’Agenzia delle Entrate deve agli italiani oltre 12 miliardi di euro.
Il carico fiscale italiano, comprensivo di tasse, imposte e addizionali è ”totalmente sproporzionato rispetto ai redditi delle famiglie italiane. Pagando ogni sorta di contributo e tributo restano 500 euro al mese su un reddito pari a 18 mila euro l’anno e con queste 500 euro ci si dovrebbe fare la spesa, pagare gli imprevisti. Siamo totalmente fuori controllo”.
Il ragionamento è semplice.
”Se alzi le tasse divori il reddito di per sé basso; significa lasciare che sempre più famiglie finiscano al di sotto la soglia di povertà. Alziamo le tasse per mantenere le famiglie a basso reddito, ma più le alzi e più il numero delle famiglie cadute in povertà aumenta”.
Non è vero che questo governo non ha aumentato le tasse:
”alzando le accise, lasciando aumentare i costi per le utenze domestiche, lasciando agli Enti comunali e regionali la libertà di aumentare le addizionali sulla Tari, di fatto hai alzato le tasse’‘.
L’andamento vede in rialzo tutte le imposte sulle utenze domestiche come i costi di gestione perché – in qualche modo – gli Enti locali hanno deciso di far cassa ancora una volta sulla pelle dei contribuenti.
L’Agenzia delle Entrate deve agli italiani 12 mld di credito di imposta. Qualcuno ve lo ha detto?
”I contribuenti italiani dispongono di un credito verso lo Stato del valore di 12 miliardi di euro. Una somma che dovrebbe essere utilizzata per ridurre i possibili debiti con il fisco e in alcuni casi andrebbe restituito attraverso la dichiarazione dei redditi”.
Questo dato è contenuto nel rapporto del Taxation Trends in the European Union del 2018.
L’Italia risulta fra i Paesi membri che presentano il debito più alto di crediti d’imposta da pagare ai propri contribuenti: ”lo Stato italiano preferisce utilizzare il metodo Gross Method dove i crediti da pagare vengono considerati come previsioni di spesa risultando così indeducibili mentre lo Split Method comporta la deduzione del credito fino a concorrenza del debito del contribuente. Se sono soldi dei contribuenti, perché non utilizzarli per sanare i problemi economici di 5 milioni di famiglie italiane? Invece di dare a vanvera aiuti poco dignitosi?”.
Diamo sempre la colpa alla UE ma: ”certamente su determinati temi siamo stati troppo assenti e deboli, però non abbiamo nemmeno mai saputo usare gli strumenti e i soldi messi in campo dalla UE nella maniera più giusta e corretta”.
Qualche esempio di uso improprio di carico fiscale in Italia.
Di sola Tari si pagano ogni anno più di 9 miliardi eppure l’emergenza rifiuti in Italia non è mai stata risolta come non si risolve il profondo rosso nel comparto sanità pur con gli aumenti a carico dei malati ( Il SSN costa all’anno 149 miliardi e mezzo ). ”Ricordiamo che la bolletta dell’acqua negli ultimi 5 anni anni è aumentata del 45% poiché sono stati inclusi i costi di gestione di tutta la rete fognaria inclusa la depurazione e la pulizia dei tombini. Eppure ogni volta che piove le strade si allagano e potremmo elencare tutta una serie di congiure e congiunture tutte, ovviamente, a danno del contribuente”.
Ecco di cosa si dovrebbe occupare il governo, ”di riorganizzare i costi a carico dei cittadini, verificare i costi applicati agli enti pubblici e verificare che non ci sia lucro e sperpero”.
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