Il controllo sulla gestione della Fondazione Enasarco è affidato al Ministero del Lavoro e politiche sociali e al MEF, per questo la XI Commissione a firma di Walter Rizzetto presenta una Risoluzione che impegna il governo a: ”adottare iniziative che pongano rimedio alla questione della doppia contribuzione Enasarco – INPS, alla perdita dei contributi previdenziali e per un più incisivo controllo assumendo i dovuti provvedimenti qualora risulti una gestione non trasparente della Fondazione rispetto ai propri compiti istituzionali (7 – 00510). Lucaselli: ”secondo le nostre stime, servirebbero circa 55 milioni l’anno per mettere a regime l’integrazione pensionistica secondo quando previsto dall’art. 21 della Legge 613” Alla Enasarco occorrerebbero subito 5 miliardi di euro se il Governo dovesse, finalmente, risolvere la questione dei silenti.
Gli iscritti all’Ente di previdenza integrativa obbligatoria ENASARCO sono circa 990.000, di cui circa 220.000 attivi, 120.000 pensionati – che ricevono 558 euro mensili – e circa 650.000 divenuti silenti. ”Il sistema previdenziale degli agenti di commercio e dei consulenti finanziari è il più alto rispetto a qualsiasi altro lavoratore, senza che ad esso siano equiparate le stesse condizioni di welfare. Infatti, i contributi previdenziali obbligatori, da versare alla fondazione Enasarco sono calcolati con aliquota del 17%, da applicare sul totale delle somme percepite dall’agente a titolo provvigioni lorde; a questi si aggiungono i contributi INPS per un cumulo totale versato in previdenza di circa il 48% del proprio reddito lordo e senza godere di nessun mese di ferie retribuito, nessuna convalescenza per malattia retribuita, nessuna convalescenza da infortunio retribuito, nessun assegno familiare, nessuna indennità di disoccupazione in caso di perdita di mandato”.
Dal 2024 sarà operativa la possibilità, per i silenti, di poter ottenere la c.d. Rendita Contributiva.
”Con questa norma si è voluto adeguare la previdenza integrativa Enasarco agli altri sistemi di previdenza complementare, ma per non smentirsi, gli economisti interni alla Cassa hanno partorito una norma che nulla ha a che vedere con la finalità previdenziale vera e propria. Infatti, lo strumento della Rendita Contributiva prevede, a partire dal 2024, che un agente con 65 anni di età e 5 anni di contribuzione matura una rendita contributiva che gli verrà erogata integralmente solo a partire dall’87mo anno di età. Se la vuole prima, verrà penalizzato con un 38% in meno il primo anno, con il 36% in meno il secondo e così via. Insomma, si tenta in ogni modo di allungare i tempi di restituzione di quella parte di contributi che ogni lavoratore ha versato”.
A breve in Enasarco le elezioni.
”Chi si è candidato e chi dovrà votare dovrebbe guardare alla gallina per domani e non all’uovo oggi! Dovremmo tutti voler vedere traghettare la previdenza Enasarco in un fondo complementare da istituire presso l’INPS. Enasarco su circa 814.000 iscritti, genera solo il 15% di contribuenti in previdenza e l’85% in contribuenti silenti. E’ chiaro che qualcosa che non va. Questo è il motivo per cui noi chiediamo da tempo il commissariamento dell’ente, e non le elezioni. L’Ente perde 22.000 iscritti all’anno, come riportato nei bilanci tecnici del 2014-2017, e con questi numeri c’è la seria preoccupazione che Enasarco, tra 10 anni, possa estinguersi se non interviene lo Stato, in primis con un commissariamento”
Dai calcoli del dipartimento Enasarco di Federcontribuenti, svolti su dati ufficiali sono emersi circa 9,2 miliardi di euro fino al 2017.
Come sono stati spesi i contributi versati dagli agenti rimasti senza pensione e chi ne ha beneficiato di questo tesoretto accantonato? E’ compito della politica nazionale porre fine a questa ingiustizia senza mai dimenticare che, questi soldi dati alla Enasarco, se versati all’INPS avrebbero almeno potuto contribuire alle spese mensili delle pensioni sociali, invece sono caduti nel vuoto e nel silenzio del legislatore. In attesa dell’intervento del governo la Federcontibuenti sta organizzando per settembre una discesa in campo di tutti i silenti da far convogliare a Roma, sotto la sede di Enasarco e subito dopo presso piazza Montecitorio. ”Perché i governi hanno sempre chiuso un occhio con Enasarco?”
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