Quasi 11 miliardi di euro risparmiati, nessuno scatto Iva, nessuna tassa per chi ha una sola casa, pagamento immediato dei debiti della PA, riduzione delle tasse sulle imprese: ecco dove trovare i soldi.
Fabrizio Zampieri, Responsabile Aziende e Mercati Finanziari per Federcontribuenti, è andato a caccia di tutti quegli Enti inutili partendo dall’Ente istituito per abrogarli: ”ciò che ha fatto Calderoli (Decreto Legge nr. 112 del 2008), ovvero la riduzione da 1.500 a 1.020 di Enti e poltrone inutili, è stata solo una goccia nell’oceano. Inoltre il 31 ottobre 2009 il governo Berlusconi ha “salvato”, approvandone i regolamenti di riordino come citato dal ministro Calderoli, agenzie, accademie, istituti consorzi, centri, opere, unioni, leghe e istituti, che fanno capo proprio a parecchi dicasteri. Ho esaminato circa 36 mila enti oggi esistenti e ho potuto contare decine di doppioni, ovvero medesime società con lo stesso compito ma con oneri differenti. Controllandoli tutti, depennando i copioni, eliminando quelli ancora in vita per dare un guadagno agli amici, o quelli usati come bacino di voti, si avrebbe un risparmio per le casse dello Stato di circa 10.795.694.942 euro. Sono convinto che almeno la metà di questi enti e società partecipate sia inutile e/o inefficiente mentre del rimanente 50% potrebbero essere tagliati costi e razionalizzati servizi in una misura di almeno 25-30% minimo;
– la percentuale di partecipazione delle Amministrazioni Pubbliche (Regioni e Comuni) in queste società private, enti, consorzi, ecc.. va dallo 0,01 ad oltre il 90%;
– le partecipazioni pubbliche avvengono con ogni tipo di società (Consorzi, Cooperative, S.p.a., S.r.l., Holding, Aziende Speciali, Distretti) a denotare il grande intreccio di potere ed i numerosi legami di interessi privati di politici ed amministratori pubblici;
– quello delle Partecipazioni Pubbliche è un fenomeno generale esteso a tutte le regioni Italiane e all’intero territorio nazionale ”.
Paccagnella, presidente di Federcontribuenti, ” si discute sempre di dove trovare risorse per far ripartire l’economia e il lavoro? Sembra semmai evidente che si passa il tempo a mantenere le proprie roccaforti in piedi e spennare i contribuenti italiani ”.
La struttura su cui regge il sistema Stato, poggia su di un architrave che minaccia di cedere. Non solo gli enti inutili, il ginepraio di sigle nate con il solo scopo di catturare i fondi pubblici e compiacenze utili per restare vent’anni alla Camera, soprattutto, accavallamento di comitati, commissioni, dentro e fuori la camera, il senato e i dicasteri. Ecco il perchè, la causa, del debito pubblico.
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