Il tribunale civile di Ferrara da ragione a Federcontribuenti: sulle multiproprietà operatori poco trasparenti e contratti sostanzialmente nulli. Condannate le società Your Project Dream (già Dream Club) e Carifin Italia, chiamate a rimborsare una coppia ferrarese che si era affidata a Federcontribuenti per denunciare la truffa in cui erano stati coinvolti.
Nelle pagine della sentenza i fatti come verificati dal giudice: la coppia è stata invitata all’apertura di una nuova agenzia Dreams Club che, con il pretesto di acquisire nuovi clienti, offriva ai partecipanti una vacanza gratuita di una settimana per tre persone.
La coppia si reca all’appuntamento e incontra un operatore della società che propone loro vantaggiose occasioni di viaggio: non solo la possibilità per i propri clienti di beneficiare di una settimana di vacanza totalmente gratuita ogni anno, ma anche di effettuare viaggi in tutto il mondo per soli 119 euro. Ai dubbi della coppia l’operatore consiglia di prenotare l’offerta, così da poter usufruire entro un anno della settimana di vacanza gratuita, rimandando ogni decisione definitiva al colloqui con il responsabile che si sarebbe tenuto a casa loro pochi giorni dopo. La coppia firma così la proposta di contratto, che blocca la cifra di adesione a poco meno di 17mila euro. Durante l’incontro a domicilio l’incaricato Dreams Club sottopone ai due un contratto di compravendita definitivo, facendo intendere ai due che il precedente impegno era valido e vigente.
I due spiegano di voler recedere dall’impegno, ma vengono circuiti dall’operatore che mostra lo svantaggio della decisione. Per trovare una soluzione l’operatore propone alla coppia un ulteriore sconto di 3 mila euro, chiedendo ai due un anticipo immediato di meno di 5 mila euro e suddividendo il restante importo in rate da 338 euro per 36 mesi. I due, convinti dall’operatore di non avere migliori opzioni a loro disposizione, decidono di sottoscrivere il contratto. Poco tempo dopo contatteranno Dreams Club per usufruire della vacanza gratuita che gli era stata promessa, scoprendo di non averne diritto perché non presente nell’offerta di compravendita. Qui la decisione dei due di rivolgersi a Federcontribuenti che, mezzo l’avvocato Dalla Mura, cita le due società in giudizio. Le due società operanti nel settore delle multiproprietà vengono condannate per nullità di contratto (secondo il giudice nell’intero contratto non è possibile evincere il dettaglio di quanto acquistato dal cliente, ricordando anche la possibilità di recesso garantita per legge e smentita dagli operatori di Dreams Club) e al rimborso completo di tutti gli importi versati dai due. Quindi poco meno di 5mila euro versati per l’anticipo, tutte le somme percepite in forza al contratto di finanziamento, spese di lite e onorari per un totale superiore a 4mila euro.
“Sono anni che combattiamo contro queste aziende e vederci accordato il favore del tribunale di Ferrara ci da una grande soddisfazione – dice Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti – Certamente questa vittoria segna per noi un precedente che sfrutteremo in ogni altra denuncia che avanzeremo per i nostri associati. Purtroppo ogni anno pervengono ai nostri uffici decine di segnalazioni, che si sono incrementate negli ultimi anni, forse a causa della crisi economica che vede le famiglie sempre più povere. Situazioni che per società come Dreams Club rappresenta una vera e propria opportunità, visto che hanno dimostrato di basare tutto il loro business sulla ‘seduzione del cliente’ e sulla truffa. Tengo a precisare che non tutte le aziende che commercializzano questo genere di prodotti agiscono con queste modalità, ma anzi con assoluta garanzia e trasparenza. Per questo motivo invitiamo le persone non a evitare opportunità di questo tipo, ma all’attenzione e alla verifica prima di ogni firma, anche con l’ausilio di esperti estranei alla società che possono aiutarvi a comprendere con chiarezza i dettagli di un contratto. Il consiglio è di non fidarsi della sola voce di colui che vi vende un prodotto,soprattutto se gli zeri dell’impegno sono molti. Ma soprattutto – conclude il presidente di Federcontribuenti – diffidate da tutti quelli che vi intimano a firme rapide: ricordate che loro hanno tutto l’interesse a farvi sottoscrivere un contratto e che un giorno in più o in meno, per gli operatori, non è vincolante allo scadere di una offerta, pena la perdita della provvigione sul nuovo cliente. Fare le cose con calma e fatte bene, questo è il segreto per non incappare in truffe dell’ultimo momento, che possono produrre danni enormi e anche a lungo termine”.
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