Federcontribuenti: “esplode a livello nazionale il mancato rinnovo dell’esenzione ticket anche verso pazienti con più di 70 anni. Il motivo? Morosità dovuta alla mancata corresponsione di ticket sanitari, applicati su varie prescrizioni mediche, utilizzati sia presso farmacie che presso strutture e laboratori diagnostici, convenzionati con il SSN. Morosità diventate cartelle esattoriali verso pazienti del tutto ignari, con somme fino a 5 mila euro”.
Archiviata politicamente la pandemia da Covid, parte la corsa verso il rinnovo delle esenzioni ticket. L’amara sorpresa che ha colto in flagrante migliaia di ignari consumatori: “nessuna esenzione se non paghi i debiti contestati dal MEF”. Peccato che questi pazienti non abbiano mai ricevuto una richiesta di rimborso sui ticket per visite o acquisto farmaci.
Nè i medici di base, che hanno prescritto ricette per farmaci e prestazioni sanitarie a vario titolo, né tantomeno i laboratori diagnostici, i centri specialistici o le farmacie hanno mai evidenziato ai richiedenti la necessità di pagare per la loro esenzione scaduta. Di chi è, dunque, la responsabilità? Chiaramente, delle ASL che di volta in volta hanno concesso esenzioni senza effettuare i dovuti controlli.
Cosa si può fare ora? Bisogna compilare una formale richiesta di accesso agli atti e documenti amministrativi ai sensi della legge 241/90 e DPR 352/92, relativi al mancato rinnovo della esenzione ticket per reddito. Insomma, le ASL devono dimostrare di avere, nel corso degli anni, informato, mediante raccomandata a domicilio, i pazienti di avere morosità nei confronti del SSN.
Esenzioni non rinnovate anche a pensionati e con più di 70 anni che, grazie alla consulenza degli operatori Federcontribuenti, hanno scoperto di avere cartelle esattoriali pronte alla notifica con somme fino a 5 mila euro per debiti verso l’ASL di appartenenza. Anche disoccupati o percettori di RDC si trovano nell’assurda posizione di doversi pagare totalmente ogni esame o farmaco necessario.
Denunciamo a gran voce questa situazione incostituzionale in quanto priva i cittadini del diritto alla salute, senza averne alcuna colpa.
Chiediamo al governo di intervenire con urgenza in quanto, milioni di cittadini, rischiano di non avere più accesso alle cure, impossibilitati a pagare per interno le somme richieste per accedere ai servizi del SSN. Richiediamo, inoltre, che a partire dai 65 anni il rinnovo esenzione ticket si avvenga automaticamente acquisendo i dati ISEE, senza sottoporre queste persone al pellegrinaggio verso le ASL sempre più povere di organico.
Verso un’Italia più solidale con le posizioni sociali svantaggiate, in linea con i valori costituzionali di cui si è sempre pregiata agli occhi dell’Europa, urliamo la necessità di un SSN accessibile, professionale e trasparente verso coloro che vi si rivolgono.
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