Si chiama Workers Buyout, ”acquisizione di un’impresa da parte dei dipendenti”. Per fermare la catena di fallimenti Gessica Rostellato PD mostra ad una laureanda come il fenomeno del workers buyout può diventare strumento di riscatto. Federcontribuenti: ”fenomeno poco conosciuto e diffuso perchè in Italia si preferisce portare i libri contabili in tribunale”.
Elena Bouce laureanda padovana iscritta ad Economia a Ferrara nella sua tesi sul WBO citera’ l’esempio positivo della Zanardi.
Un esempio di WBO è la Cooperativa Lavoratori Zanardi, sorta dalle ceneri del Gruppo Editoriale Zanardi. Per evitare la messa in liquidazione dell’azienda, i lavoratori hanno deciso di costituire una cooperativa che, dopo la firma dell’accordo sindacale che ha escluso qualsiasi debito pregresso e con l’anticipo delle indennità di mobilità da parte dei soci lavoratori più i 500 mila euro messi a disposizione da Legacoop, ha consentito il riavvio della produzione.
Il fatturato risulta ora costantemente in crescita.
”Gli effetti prodotti dalla crisi economica e finanziaria nel nostro Paese hanno duramente
colpito il tessuto produttivo, continua la Rostellato -, determinando spesso situazioni di crisi irreversibile. In questo contesto il fenomeno dei Workers buyout appare di particolare interesse, soprattutto per le caratteristiche di innovatività e sostenibilità che esso è in grado di offrire”.
Alla base del successo di un WBO vi è la possibilità per i lavoratori di poter contare sull’anticipazione della mobilità o della NASPI o il conferimento del TFR, (con riferimento al contesto italiano) da parte dei lavoratori.
”Al fine di favorire lo sviluppo economico e la crescita dei livelli di occupazione nel Paese, con
Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico è stato istituito, ai sensi dell’articolo 1, comma 845, della Legge n. 296/06 e successive modificazioni e integrazioni, un apposito regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione. Tale intervento si affianca a quello previsto dalla Legge n. 49/85, prevedendo la concessione di un finanziamento agevolato dalle società partecipate dal Ministero dello Sviluppo Economico”.
Quali sono i criteri per per acquisire una impresa attraverso il Workers buyout?
”Se un’impresa viene posta in liquidazione o conosce un momento di difficoltà i lavoratori mediante i sindacati potranno mettere a disposizione i propri risparmi o il TFR o l’anticipo dell’indennità di mobilità o della NASpI con l’appoggio di fondi previsti in questa situazione. Conclude la Rostellato. In Italia permane un cattivo attaccamento ad una visione vecchia del lavoro, soprattutto da parte di chi è chiamato a consigliare e assistere queste realtà produttive”.
Federcontribuenti: ”nel 2016 abbiamo chiuso oltre 13 mila procedure fallimentari. Abbiamo intasato i tribunali, distrutto economie locali, aumentato la disoccupazione. La procedura fallimentare dovrebbe essere l’extrema ratio e non la prima misura da adottare. Resta importante la tempestività, per questo invitiamo qualunque impresa in difficoltà a chiedere aiuto nell’immediato”.
Non è una soluzione facile né scontata e ci vuole una grande forza di volontà e responsabilità dei dipendenti per farsi carico della propria azienda, ma non è neanche una impresa impossibile e per questo va riconosciuto il merito ai dipendenti della Zanardi e a chi li ha aiutati nel percorso.