Multiproprietà. Il volume di vendite stimato in 9000 miliardi di dollari in tutto il mondo
In centinaia denunciano imbrogli sulla casa delle vacanze e ora nasce una nuova formula. Nome nuovo sistema vecchio. Federcontribuenti mette in guardia i consumatori: ” l’hanno chiamata Multioption, i prezzi variano da 7.000 euro fino a 30.000 a settimana. Il contratto vincola per 10 anni e i costi di gestione vanno dalle 300 alle 600 euro l’anno. Attenzione alle finanziarie, hanno tassi di interesse altissimi”. I consumatori colpiti possono tentare di recuperare la somma finanziata per l’acquisto di uno di questi contratti fino a 10 anni dal saldo.
Hanno inventato anche un nuovo modo per trovare consumatori da spennare, ”non solo la solita telefonata dove ti dicono che hai vinto una vacanza e che puoi ritirare il voucher in un dato giorno e ora, dove poi faranno di tutto per farti firmare un contratto con l’inganno. Oggi chi decide di prenotare una casa vacanza o una stanza di albergo per le proprie vacanze su uno dei tanti siti di prenotazione rischia di finire nel mirino di una delle tante società che tenteranno in ogni modo di strapparti una firma. Ti è piaciuta la vacanza? L’ospitalità? La stanza o la casa? Ti piacerebbe tornarci pagando meno? Tante belle parole evocando immagini su future vacanze da sogno e strappano la firma. Solo dopo capirà il consumatore cosa ha firmato, con quale costi e vincoli”.
Sei sicuro di cosa hai comprato? Di seguito il test per il consumatore informato, curato dagli esperti della Federcontribuenti. Vero o falso?
Con l’acquisto di una casa per vacanze in multiproprietà, si diviene titolari di un “diritto reale di proprietà” sancito da un rogito notarile. I vantaggi economici: si effettua un investimento immobiliare – ”Falso. Tale diritto di godimento pagato oro e mantenuto con costi fissi annuali non produce alcun investimento. La stanza appartiene al titolare solo per il periodo acquistato e venderlo è impensabile come lo è tentare di riavere indietro l’investimento”.
Le spese di condominio e di gestione sono esattamente rapportate al periodo di utilizzo dell’appartamento, ”falso. I costi di gestione sono fissi e possono arrivare fino a 600 euro l’anno. Molti posseggono più settimane e quindi i costi raddoppiano o triplicano”.
Se si possiede soltanto il 5% di appartamento, il reddito imponibile sarà pari solo al 5% del suo reddito catastale (se si possiede un appartamento in proprietà tradizionale l’imponibile sarà pari all’intero reddito catastale indipendentemente dall’uso effettivo dell’appartamento stesso), ”vero”.
I vantaggi gestionali: l’intimità della propria casa unita al comfort dell’albergo – ”falso. Prima di te altri ci hanno abitato e nulla dell’arredamento è personalizzato o mutabile”; i complessi commercializzati in multiproprietà garantiscono una gestione di tipo alberghiero e sono muniti di numerose strutture quali:bar, ristorante, impianti sportivi e ricreativi ”basta pagare degli extra”;
La gestione, provvede a far trovare l’appartamento perfettamente pulito, con i bagni sterilizzati, la biancheria in ordine, il tutto per consentire di iniziare immediatamente le proprie vacanze. ”Ovvio, con quel che costa la settimana di godimento si dovrebbero trovare red carpet all’arrivo”.
La società di gestione si occupa di tutte le incombenze: manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurazioni, pagamento bollette utenze, imposte comunali ecc. per avere una proprietà sempre perfetta ”che il consumatore pagherà con altri extra”;
E’ possibile affittare l’appartamento ricavandone un reddito ”falso. Se il consumatore non godrà della sua settimana, incluse le altre settimane dell’anno, questa porzione di immobile verrà affittata ad altri ad esclusivo guadagno della società”.
I titolari italiani di queste fregature sono oltre 200 mila famiglie, ”una stima che abbiamo fatto noi della Federcontribuenti in anni di assistenza, perché a livello nazionale manca un registro. Non sappiamo nemmeno dove le versano le tasse queste società di gestione che sono partner di società estere in stile scatole cinesi”.
Come liberarsi di questo diritto di godimento?
”Un consumatore su tre ha avuto la sfortuna di cadere dalla padella alla brace venendo raggiunto da studi legali truffaldini che oltre a non interrompere il contratto hanno estorto altro denaro per poi sparire nel nulla. Soprattutto dalla Spagna bisogna fare attenzione. Noi spieghiamo sempre a chi ci chiede informazioni per interrompere il contratto di time sharing o multiproprietà o punti vacanza, almeno dieci consumatori a settimana di media, che ci sono dei costi fissi e chi propone di liberarli dall’incubo con mille euro li sta truffando”.
I numeri sono pazzeschi:
I resort come intere unità alberghiere in un circuito che coinvolge 10 milioni di strutture per un canone mensile del valore di 3,7 miliardi e ” dove vanno questi soldi, a chi? E le tasse dove si versano? In Italia siamo a 15 mila unità turistiche con un ritorno pari a circa un miliardo di introito”.
Perché centinaia di multiproprietari hanno deciso di liberarsi di questi contratti?
”perché si viene convinti che con la rata del finanziamento, servito ad acquistare questa benedetta settimana e con tassi di interesse altissimi, si copriranno abbondantemente anche i costi di gestione e di manutenzione e invece a distanza di anni arrivano ingiunzioni di pagamento anche di 15 mila euro per le spese condominiali”.
Dentro ci sono anche le banche che non propongono solo diamanti.
”Alcune banche propongono di investire in queste strutture turistiche in cambio di settimane di vacanze tutto pagato. Spiegano che si tratta di un investimento sicuro mostrando anche delle proiezioni di rendimento a vent’anni”.
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